Cos'è un coronavirus?
Cos'è un coronavirus?
I coronavirus (CoV) sono una vasta famiglia di virus che causano malattie che vanno dal comune raffreddore a malattie più gravi come la sindrome respiratoria mediorientale (MERS-CoV) e la sindrome respiratoria acuta grave (SARS-CoV). Un nuovo coronavirus (nCoV) è un nuovo ceppo che non è stato precedentemente identificato nell'uomo.
I coronavirus sono zoonotici, nel senso che vengono trasmessi tra animali e persone. Indagini dettagliate hanno scoperto che SARS-CoV è stato trasmesso dai gatti zibetto agli umani e MERS-CoV dai cammelli dromedari agli umani. Numerosi coronavirus noti circolano in animali che non hanno ancora infettato l'uomo.
Sintomi dei coronavirus
I segni comuni di infezione includono sintomi respiratori, febbre, tosse, respiro corto e difficoltà respiratorie. Nei casi più gravi, l'infezione può causare polmonite, sindrome respiratoria acuta grave, insufficienza renale e persino la morte.
Le raccomandazioni standard per prevenire la diffusione dell'infezione comprendono il lavaggio regolare delle mani, la copertura della bocca e del naso quando si tossisce e starnutisce, cuocere accuratamente carne e uova. Evitare il contatto ravvicinato con chiunque mostri sintomi di malattie respiratorie come tosse e starnuti.
fonte OMS
La storia del "coronavirus"
L'epidemia di SARS-CoV-2 del 2019-2020, nota anche come epidemia di 2019-nCoV del 2019-2020 o come polmonite di Wuhan è un'epidemia identificata inizialmente intorno alla fine di dicembre 2019 nella città di Wuhan, capoluogo della provincia cinese dell'Hubei, in un gruppo di persone con sintomi di una polmonite di causa sconosciuta. I primi casi hanno coinvolto principalmente lavoratori del mercato del pesce cittadino, nel quale erano in vendita anche animali vivi. Nelle prime settimane di gennaio 2020 gli scienziati hanno isolato in questi soggetti un nuovo coronavirus, designato SARS-CoV-2 (Nuovo Coronavirus 2019), risultato essere simile almeno al 70% della sua sequenza genica a quella del SARS-CoV.
Alla fine del gennaio 2020 non erano ancora state ben determinate le caratteristiche del virus, sebbene fosse accertata la capacità di trasmettersi da uomo a uomo, e permanevano incertezze sulle esatte modalità di trasmissione e sulla patogenicità (la capacità di creare danno). La malattia associata è stata riconosciuta con il nome di COVID-19.
L'inizio della pandemia
La prima segnalazione attribuibile al nuovo virus è avvenuta il 31 dicembre 2019, ma già l'8 dicembre sono comparsi i primi pazienti con malattia sintomatica. Il 1º gennaio 2020 le autorità hanno disposto la chiusura del mercato e l'isolamento di coloro che presentavano segni e sintomi dell'infezione. Il primo decesso confermato risale al 9 gennaio 2020. Al 28 gennaio 2020 si registravano più di 4 600 casi di contagio confermati in molti paesi del mondo e 106 decessi mentre il 15 febbraio tali dati erano già saliti a 49 053 casi e 1 381 decessi. A partire dal 23 gennaio 2020, Wuhan è stata messa in quarantena con la sospensione di tutti i trasporti pubblici in entrata e in uscita dalla città, misure che il giorno seguente sono state estese alle città limitrofe di Huanggang, Ezhou, Chibi, Jingzhou e Zhijiang. Ulteriori limitazioni e controlli sono stati adottati in molte zone del mondo.
Sintomi dei primi pazienti
I pazienti accusano sintomi simili all'influenza come febbre, tosse secca, stanchezza, difficoltà di respiro. Nei casi più gravi, spesso riscontrati in soggetti già gravati da precedenti patologie, si sviluppa polmonite, insufficienza renale acuta, fino ad arrivare anche al decesso. I pazienti presentano anche leucopenia e linfocitopenia.
Sebbene dalla metà di gennaio 2020 sia disponibile un test per effettuare la diagnosi di infezione da SARS-CoV-2, a febbraio 2020 non esisteva ancora nessun trattamento o vaccino specifici: le guarigioni sono spontanee e i trattamenti sono principalmente volti a gestire i sintomi e a supportare le funzioni vitali anche se sono stati testati alcuni farmaci antivirali già utilizzati per contrastare altre infezioni.
Fonte wikipedia